mercoledì 25 luglio 2012

Diritto di recesso per sogni infranti.

Mentre ci si appresta a seguire il torneo femminile di calcio delle Olimpiadi di Londra 2012, prima competizione al via dei trentesimi Giochi Olimpici dell'era moderna, in Italia, sempre a proposito di piede a contatto con la sfera, è uscito il comunicato dell'AC Milan che annuncia che restituirà i soldi a coloro i quali desideranno recedere dall'abbonamento. Motivazione? Non ci sono più Ibrahimovic e Thiago Silva e alcune associazioni di consumatori minacciavano di fare causa alla società di Berlusconi per vendita di sogni infranti.
Ibrahimovic in conferenza stampa
Ibrahimovic in una delle sue foto più belle
Signori miei, che tristezza!
Secondo alcuni sedicenti tifosi milanisti recarsi
al Meazza per vedere dei rossoneri così spuntati non è un qualcosa di auspicabile. Io mi chiedo: l'attaccamento alla maglia? i colori? l'emozione dello stadio? la gioia di quella voce che si unisce alle altre e costituisce un boato?
Ammetto di non aver grande simpatia nè per la società Milan, nè per il suo presidente, ma oggi mi scandalizzo nel vedere una cosa del genere. Se il calcio deve essere solo questo, soldi, chiudiamolo. Persino i tifosi dello sport che ha proporzionalmente più fatturato al mondo, la Formula 1, non smetterebbero di provare amore per il cavallino rampante se si vedessero fare uno scambio di caschi tra Alonso e Charles Pic. (Pic è il secondo pilota della Marussia, ndr).
Per me l'attaccamento alla mia squadra resterà ancora di fondamentale importanza e a dispetto di tutti gli scandali, lo schifo, i diritti televisivi e la compravendita di partite, continuerò ad appassionarmi come da bambina, quando scalavo i gradoni dello stadio mano nella mano con il mio papà, sventolando il mio vessillo, imparando i cori e provando infinita gioia per la vittoria, ma anche dignità nella sconfitta.
Questo insegnerò ai miei figli, l'amore per lo sport, l'emozione genuina dello stupore per un goal inaspettato, e il fatto che il tifo, quello vero, è indipendente dai risultati, dalla posizione in classifica o dal partecipare o meno a questa o a quella competizione.
Suggerisco di cuore a coloro i quali si faranno dare indietro l'abbonamento di dedicarsi ad un'altra competizione sportiva: il lancio dello spread. Scegliendo lo speculatore giusto potranno sicuramente godere di vittorie quotidiane che varranno il prezzo dell'abbonamento ad uno scranno di piazza Affari.
Domani, prometto, tornerò a parlare di Olimpiadi che, a dispetto di tutto e di tutti, sono davvero la cosa migliore che lo sport ci abbia consegnato grazie a quello spirito e a quel significato di pace e lealtà che i cinque cerchi sanno e devono trasmettere.

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